7 set 2020

Babel atlantica diario di bordo

andiamo nel bois de vincennes a trovare Juliana che lavora al théâtre du soleil, in un polo di teatri che 50 anni fa hanno restaurato spazi industriali dismessi. È un'isola appena fuori da Parigi, una scuola alternativa, una scuderia, un biotopo nel parco enorme, carrozzoni dove stanno famiglie di rifugiati che vengono assistite dal legale della compagnia. Una compagnia stabile di 60 attori da 23 paesi diversi, un'officina per costruire gli elementi di scena, una per la sartoria - è un'isola non solo in tempi di pandemia, ma a livello di produzione artistica: condizioni che non si osano nemmeno immaginare in ambito artistico, non solo per la vastità dei fondi ma per la dedizione totale, l'immersione senza compromessi nella visione della creatrice Ariane - ha 81 anni, si è presa il covid, l'ho vista uscire dalla lezione di percussioni giapponesi ancora dirigendo. 

isola nell'isola, la pièce a cui lavorano da prima della pandemia si svolge su un'isola giapponese, Ariane e Juliana hanno viaggiato per il Giappone per 4 mesi per la prima preparazione, intervistando pescatori e imparando tecniche varie, e il 12 marzo avrebbero dovuto tornarci con tutta la troupe, 60 persone, per due mesi sull'isola. La partita tra loro e il covid è in patta, loro sono guarite ma il viaggio è rimandato a tempo indeterminato - il viaggio e i fondi, le lezioni, gli scambi, l'articolazione nel corpo collettivo di una compagnia della ricerca di una persona creatrice. La partita è tesa, lo spazio comunitario - cinque navate di vecchie fabbriche - è stato ristrutturato per garantire le distanze e ogni dettaglio è pensato a fondo, estremamente curato come in una messa in scena. È utopia e distopia al contempo: la prima gestione di una collettività stretta, internazionale, responsabile, che vedo in atto in questi mesi di individualità e condivisione a distanza, nata in maniera spontanea, in una situazione privilegiata ma dove il vero privilegio è la dedizione e la determinazione della visione. Situazioni simili potranno fornire nuovi paradigmi (la vita imita il teatro). 







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