10 set 2020

Babel atlantica diario di bordo

arrivati in Ticino. La Francia sta per adottare misure drastiche perché le cose peggiorano di giorno in giorno, ieri quando siamo partiti da Parigi più di ottomila contagi; siamo passati da Zurigo a cui piace apparire uguale a sempre; anche la sutura dell'appendicite ha retto il viaggio. Arrivati nel Ticino di Babel, per la prima volta senza prendere la codeina fino alle 14, si aprono nuovi strati di preoccupazione. La stampa ticinese ha lavorato a regime ridotto fino a settembre, stanno per uscire molti articoli su Babel ma per ora è uscito poco, e non solo: lo stesso vale perfino per le nostre comunicazioni on-line: le preoccupazioni, gli ostacoli inusuali e ravvicinati, fanno perdere la visione d'insieme. La visione tout court. 

Babel - se l'Italia regge, se il Ticino regge - si farà, dal vivo, vivissimo, con quasi tutti gli autori che abbiamo scoperto nei mesi scorsi, quelli che abbiamo voluto a tutti i costi, che hanno accettato di venire allora e di prendere dei rischi - anche se solo potenziali, immaginati - adesso. Eppure divisi su tanti fronti - i piani di sicurezza che abbiamo sviluppato per primi in Ticino, dialogando con le autorità e prendendo a modello eventi (pochi, ma buoni) in tutta Europa, i nostri piani di sicurezza che abbiamo l'orgoglio di pensare che verranno adottati in futuro da chi farà un evento nei mesi a seguire - i dati dei contagi e le decisioni dei vari paesi, e le conseguenze possibili per ospiti e pubblico - i sistemi di prenotazione, per la serata di concerti all'aperto, in teatro nelle diverse fasce orarie, e per tutti gli eventi collaterali - e tutte le altre dimensioni organizzative che fanno impazzire anche in anni normali - divisi su tutti questi fronti non abbiamo ancora permesso all'auretta gentile, al sussurro concitato, al sottovoce al sibilando, di prendere forza a poco a poco, e dirci e dirvi, come un colpo di cannone, che Babel si terrà, dal vivo, e ora sta a voi prenotare, fidarvi, accogliere tutti questi sforzi quando si risolvono in una cosa semplice come stare insieme e ascoltare le voci di Atlantica. 

Ma ve lo dico adesso, piano piano terra terra, e da domani, il tumulto generale. 








Nessun commento:

Posta un commento